Descrizione
Una volta attuate le misure di prevenzione e di messa in sicurezza, il responsabile del presunto inquinamento deve svolgere un’indagine preliminare per verificare i livelli di contaminazione.
L'indagine deve essere svolta sui parametri di potenziale inquinamento e deve accertare l'eventuale superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC).
Se le CSC non risultano superate, il responsabile deve presentare una autocertificazione di mancata necessità di bonificaagli enti a cui era stata inviata la notifica iniziale e provvedere al ripristino dell'area contaminata.
Entro 15 giorni dal ricevimento dell’autocertificazione, l'autorità competente, avvalendosi del supporto tecnico-scientifico dell'ARPAT, provvede alla verifica di tutte le misure di prevenzione e di messa in sicurezza d’urgenza adottate. In questo periodo di tempo, possono essere chieste delle integrazioni alla documentazione già presentata oppure ulteriori adempimenti tecnici volti ad attestare il completo ripristino della zona contaminata e l’assenza di qualunque rischio sanitario e ambientale.
L'autocertificazione conclude il procedimento di notifica di cui al presente articolo, ferme restando le attività di verifica e di controllo da parte dell'autorità competente da effettuarsi nei successivi 15 giorni.
Se le CSC risultano superate, il responsabile dell'inquinamento ne dà immediata notizia al Comune ed alle province competenti per territorio con la descrizione delle misure di prevenzione e di messa in sicurezza di emergenza adottate.